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Il dolore al rachide / schiena

Il rachide o colonna vertebrale è una struttura dinamica costituita da una parte ossea, formata dall’articolarsi delle vertebre (rispettivamente 7 cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali) e da tessuti molli, costituiti da dischi intervertebrali, legamenti, muscoli, fasce, nervi.

Il compito principale del rachide è quello di fornire delle valide fondamenta al corpo umano per impedire che esso crolli sotto l’effetto della gravità, oltre a proteggere il midollo spinale, dal quale si dipartono le radici nervose che andranno ad innervare le strutture di tutto il corpo, mettendo così in comunicazione la periferia con il sistema nervoso centrale.

Essendo sempre soggetta a forze di compressione e rotazionali la colonna vertebrale è uno dei distretti con maggiore probabilità di sviluppare una sintomatologia dolorosa. La letteratura scientifica riporta che almeno il 90% della popolazione abbia sperimentato, sperimenti o sperimenterà durante il corso della sua vita almeno un episodio di mal di schiena (che possa essere dorsalgia, lombalgia ecc..).

Data la sua complessità e la sua particolare conformazione, la colonna vertebrale è spesso soggetta a sovraccarichi e ad infortuni; la frequenza di dolori alla colonna è oggi così alta da costituire un vero problema sociale.

Il passaggio dell’uomo da animale quadrupede a bipede ha portato importanti evoluzioni, non solo a livello intellettivo, ma anche e soprattutto a livello anatomico.

La colonna vertebrale si è dovuta adattare riconfigurando il suo assetto antigravitario, per permetterci di rimanere in piedi mantenendo inalterate le altre funzioni fisiologiche dell’organismo.

Per fare ciò, si è adattata alla verticalità con la struttura curvilinea che oggi conosciamo (lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare).

Questa sua disposizione tuttavia non risulta ancora essere perfetta. Inoltre, tenendo conto che la società odierna impone sempre più posture prolungate e spesso scorrette, le problematiche a questo distretto anatomico sono quasi inevitabili.

L’interessamento di una o più componenti della colonna vertebrale quali: vertebre, legamenti, dischi, muscoli, radici nervose ecc.. può portare a numerose patologie di cui spesso la causa risulta essere multifattoriale, ovvero dipendente da più fattori di rischio che agiscono contemporaneamente o sono andati a sommarsi nel tempo.

Tra le principali troviamo:

  • – Artrosi vertebrale
  • – Disidratazione disco intervertebrale
  • – Ernia discale
  • – Sindrome faccettaria
  • – Spondilolistesi
  • – Problematiche neurologiche associate (sciatalgia, cruralgia ecc..)
  • – Artrite
  • – Spondilite anchilosante
  • – Osteoporosi
  • – Tumori

Ricordiamo inoltre che la lombalgia e la dorsalgia, ovvero il mal di schiena e il male al dorso, possono svilupparsi anche per altre ragioni, come un inadeguato controllo neuro-muscolare, debolezza della muscolatura profonda stabilizzatrice, contratture e cattive posture.

Data l’enorme variabilità delle patologie, è fondamentale essere visitati da uno specialista o da un fisioterapista professionista per poter andare ad analizzare nel dettaglio la situazione personale e risolvere il problema prima che diventi cronico poiché se il dolore cronicizza si complica in modo esponenziale.

Gli sfavorevoli giochi di forza durante movimenti singoli o combinati di flessione e rotazione provocano altissime tensioni che gravano sulle strutture anatomiche della colonna vertebrale.

Perciò movimenti di questo tipo, quando si stanno raccogliendo o portando dei pesi o durante un gesto atletico in flessione e rotazione, possono portare ad infortuni.

Inoltre forze esterne di alta intensità, che possono derivare da contatti fisici durante lo sport o da traumi più seri come gli incidenti stradali, hanno un’alta probabilità di arrecare un danno al rachide.

Tra gli infortuni traumatici più importanti:

– Ernie discali

– Fratture vertebrali

– Spondilolisi

– Spondilolistesi

– Frattura del sacro

– Frattura del coccige

È di fondamentale importanza sottoporsi a visita specialistica e ad esami strumentali che possano offrire una panoramica migliore del trauma al personale qualificato per impostare il corretto trattamento riabilitativo.

la chirurgia del rachide può essere un intervento di tipo ortopedico e/o neurochirurgico in base alla patologia e all’entità del danno.

Gli interventi possono riguardare:
– Interventi chirurgici di correzione posturale
– Interventi chirurgici per correzione dell’instabilità vertebrale (spondilolistesi gravi)
– Rimozione ernia discale
– Osteosintesi fratture vertebrali
– Interventi mini-invasivi (infiltrazioni)

La riabilitazione è un processo molto lungo ed impegnativo se si tratta di interventi di chirurgia posturale o di stabilizzazione, e richiede profonda attenzione nei mesi successivi all’intervento, per recuperare la giusta mobilità, la forza, la resistenza ed il controllo muscolare.

Per le restanti condizioni rimane importante essere seguiti da fisioterapisti aggiornati e competenti che possano creare un programma terapeutico basato su esercizi specifici per il recupero della corretta funzionalità.

Massimo Morini

Laureato in Fisioterapia nel 1989 presso l’Università di Bologna.

Titolo di osteopata conseguito nel 2000 presso il C.E.R.D.O. di Milano 

Titolare dal 2011 di “FISIOEMME” 

 

Corsi di perfezionamento: 

R.P.G. (riabilitazione posturale globale)
Patologie del rachide Metodo Mckenzie
Kinetic Conrol
Tecniche di manipolazione Miofasciale
Trigger Point (Metodo Top 30)
M.E.T. in medical exercise teraphy (Tom Arild Toertensen) Cognitive teraphy rheabilitation (Tom Arild Toertensen)
Congresso S.I.M.P.A.R. (Study In Multidisciplinary Pain Research ) EU
Trattamento di fibromialgia e dolore cronico (Jo Njis)
European Pain School: Pain Neuron Gender and Society (IASP)
Neurosciences School of advanced study : Chronic pain plasticity and therapeutic perspectives ( IASP)
CRPS (Complex regional pain syndrome) (IASP)

Mobilizzazione del sistema nervoso N.O.I (David Butler)

Neuroscience school of Advanced Studies (NSAS)“The Neurobiology of Stress and Resilience” 2018 Venezia

Placebo Nocebo e ralzione terapeuta/paziente: nuove prospettive dalle recenti acquisizione dalle neuroscienze Fabrizio Benedetti Milano 2018

Explain pain Ben Davis 2019

Lorimer Moseley in London (N.O.I. Group) 2019

Pain Science in Motion Savona 2019

Pratica clinica informata in psicologia per clinici che trattano pazienti con dolore. Tamar Pincus Milano 2019

I linguaggi della cura “Medicina Narrativa” ISTUD Milano 2019

Effetti placebo, nocebo e fattori di contesto nella pratica clinica. Fabrizio Benedetti, Giacomo Rossettini 2020 Milano

 

Relatore in:

· convegno “Dalla parola al gesto” marzo 2021

· presso IFOA “Il benessere muscoloscheletrico 4.0” 2020 e 2021

· Lombalgie e stili di vita Rubiera 2019

· Il lavoro in team come approccio multidisciplinare al dolore cronico muscoloscheletrico Classic Hotel 2015 Reggio Emilia

· Il percorso del Sollievo 2014-2015 Reggio Emilia

· La spalla dolorosa inquadramento clinico, diagnostico e terapeutico Reggio Emilia 2014

· Le cefalee un approccio con metodiche non convenzionali 2016 Reggio Emilia

· Fibromialgia dalla diagnosi all’approccio terapeutico condiviso approccio multisciplinare Scandiano 2018

 

Autore di:

LIBERI DAL DOLORE, 2017