Sindrome di OSGOOD-SCHLATTER: come riconoscerla e come curarla
La sindrome di Osgood-Schlatter prende il nome dai due medici che per primi la identificarono (Robert Bayley Osgood e Carl Schlatter). Essa viene meglio definita con
Il ginocchio è una delle strutture più complesse del corpo umano, nonostante i movimenti che permette siano piuttosto limitati.
Inoltre risulta essere una delle articolazioni chiave nella sopportazione dei carichi e nello smistamento delle forze di destabilizzazione esterne che sono uno dei principali fattori di stress per il ginocchio stesso durante il cammino, la corsa o semplicemente rimanendo in piedi per lunghi periodi.
Nella vita di tutti i giorni queste tensioni si verificano nelle attività quotidiane, lavorative o di sport e possono andare a creare fenomeni infiammatori, degenerazioni cartilaginee fino a lesioni delle principali strutture del ginocchio.
Dal momento che il ginocchio è sottoposto a numerose forze di stress in modo quasi permanente, è possibile che molte delle strutture di stabilizzazione statica (legamenti e menischi), di stabilizzazione dinamica (menischi e tendini) e le strutture accessorie (borse) possano andare incontro a fenomeni infiammatori o a fenomeni degenerativi quali:
– Tendinosi
– Borsiti
– Cisti di becker
– Condropatie (degenerazione della cartilagine articolare)
– Degenerazioni meniscali
– Tendiniti della zampa d’oca
– Sindromi femoro-rotulee
– Tendiniti sottorotulee
– Gonalgia generalizzata
– Cisti di becker
Nel caso in cui si faccia attività sportiva (sia agonistica che amatoriale) o un lavoro che richiede spostamenti di carichi importanti o con un numero relativamente alto di ore in stazione eretta o seduta: è consigliabile affidarsi ad un occhio esperto e ad esami strumentali appositi per poter avere una diagnosi corretta del proprio dolore e creare un piano di cura e di prevenzione secondaria in base alle proprie caratteristiche.
Durante la pratica sportiva (per esempio un contatto con un avversario) o durante un incidente stradale (contatto del ginocchio con il cruscotto) è possibile andare incontro a lesioni parziali o addirittura complete delle principali strutture di stabilizzazione del ginocchio, tra le più frequenti:
– Lesione del legamento crociato anteriore
– Lesione del legamento crociato posteriore
– Lesione dei legamenti collaterali
– Fissurazione/rottura del menisco mediale e/o laterale
– Fratture dell’osso patellare (rotula)
– Fratture del piatto tibiale
– Fratture della testa del perone
È importante dunque in caso di infortuni, affidarsi a specialisti che possano prescrivere i corretti esami strumentali per poter definire il prima possibile un piano chirurgico o di riabilitazione sulla base di dati concreti e adeguato alle caratteristiche ed interessi personali del paziente.
Il ginocchio è spesso sottoposto ad interventi chirurgici con lo scopo di riparare le strutture anatomiche che sono andate incontro ad usura, a lesioni o a fratture durante un trauma sportivo, lavorativo o stradale come:
– riparazione legamento – crociato anteriore e posteriore
– cerchiaggio della rotula dopo frattura
– riparazione legamento collaterale mediale e collaterale laterale
– riparazione/sutura dei menischi
– osteosintesi del piatto tibiale
– osteosintesi condili femorali
protesi
esistono poi operazioni di correzione del ginocchio che hanno lo scopo di riportare un corretto equilibrio posturale a causa di una modifica strutturale permanente dell’articolazione, vengono perciò fatti interventi di osteotomia ossea con lo scopo appunto di riportare in asse il compartimento.
Infine esistono dei tipi di chirurgia mini-invasiva (come le infiltrazioni o la pulizia della cartilagine articolare) che hanno lo scopo di risanare la degenerazione delle strutture intrarticolari.
Qualora il ginocchio sia troppo danneggiato o troppo usurato si può intervenire inserendo una protesi che può essere mono, bi o tri-compartimentale.
In base al tipo di chirurgia seguirà un ciclo di terapie riabilitative tenute da medici e fisioterapisti che valuteranno i risultati qualitativi dell’operazione e stabiliranno (insieme con i bisogni e le aspettative del paziente) un corretto programma di recupero.
Che si occupano di terapie per il “Dolore al Ginocchio”
Laureato in MEDICINA E CHIRURGIA presso l’Università di MODENA E REGGIO EMILIA e specializzato in ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA presso l’Università di MODENA E REGGIO EMILIA
Ha frequentato MASTER IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT , CORSI E CADAVER LAB RELATIVI ALLA TRAUMATOLOGIA SPORTIVA E CHIRURGIA PROTESICA DI GINOCCHIO .
Esercita COME LIBERO PROFESSIONISTA presso SALUS HOSPITAL REGGIO EMILIA
Si è dedicato in particolare alle patologie LEGAMENTOSE , MUSCOLOTENDINEE E DEGENERATIVE ARTICOLARI DI GINOCCHIO , ANCA , CAVIGLIA E SPALLA
Membro di Associazioni/Società Scientifiche:
A DISPOSIZIONE PER:
visite e controlli con ecografia – infiltrazioni ecoguidate e infiltrazioni d’anca
Filippo Bolzani è nato a Mirandola nel 1973.
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1998 con 110/110 presso l’Università di Modena e Reggio Emilia con la tesi “Protesi di spalla: indicazioni, trattamento e risultati”.
Specializzato con lode in Ortopedia e Traumatologia nel 2004 presso l’Università di Modena e Reggio Emilia con la tesi “Trattamento dei difetti cartilaginei del ginocchio con innesto autologo di condrociti” .
Ha frequentato in qualità di summer student la Jefferson University a Philadelphia (USA).
Ha svolto il servizio militare come ufficiale medico nel 2000/ 2001 e come riservista ha partecipato alla missione ISAF in Afghanistan nel 2010.
Dirigente medico dal novembre 2004 prima presso l’ospedale civile S. Agostino in Modena e successivamente presso il Nuovo Ospedale Civile in Baggiovara (Primario dott. A.Vaccari) fino al settembre 2011, dove ha approfondito la pratica chirurgica nell’ambito della traumatologia,artroscopia di ginocchio e protesica dell’anca e del ginocchio , quando si è trasferito presso l’ospedale civile Ramazzini di Carpi (Primario dott. E.Rossi Urtoler) fino a marzo 2018.
Attualmente esercita in qualità di libero professionista presso la casa di cura Villa Verde in Reggio Emilia e Ospedali Privati Forlì come membro dell’equipe del dott. G.L. Sacchetti con il quale si occupa di chirurgia protesica robotizzata di ginocchio e di anca , oltre che di artroscopia di ginocchio.
Ha eseguito più di 2000 interventi come primo operatore prevalentemente di artroscopia di ginocchio , protesica di ginocchio e anca e traumatologia.
Ha partecipato a numerosi corsi e congressi in Italia ed all’estero.
A DISPOSIZIONE PER:
VISITE – CONTROLLI – ARTROCENTESI E INFILTRAZIONI
Il Dott. Michele Cappa lavora come Dirigente medico presso la Struttura Complessa di Ortopedia e
Traumatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Responsabile della direzione della “Struttura Operativa Semplice di Traumatologia d’Urgenza,
pre e post-ricovero ortopedico” dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.
Già incaricato di “Alta Specialità in Chirurgia Maggiore del Bacino e dell’Anca” per il trattamento
della patologia ortopedica e traumatologica dell’anca e dell’anello pelvico.
Ha partecipato ad importanti congressi come relatore ed è istruttore in traumatologia per società
nazionali.
Negli anni ha sviluppato particolare interesse nelle tecniche mininvasive di protesica e
traumatologia.
Si occupa di:
chirurgia protesica dell’anca, chirurgia mininvasiva e di revisione protesica
protesica di ginocchio
terapia conservativa e infiltrativa eco guidata
traumatologia maggiore e minore, politraumi
A DISPOSIZIONE PER:
visite ortopediche – controlli – infiltrazione
Articoli dedicati al “Dolore al Ginocchio”
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Qui potrai scoprire
come è strutturato
il nostro percorso terapeutico.
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Sabato e Domenica chiuso
Laureato in Fisioterapia nel 1989 presso l’Università di Bologna.
Titolo di osteopata conseguito nel 2000 presso il C.E.R.D.O. di Milano
Titolare dal 2011 di “FISIOEMME”
Corsi di perfezionamento:
R.P.G. (riabilitazione posturale globale)
Patologie del rachide Metodo Mckenzie
Kinetic Conrol
Tecniche di manipolazione Miofasciale
Trigger Point (Metodo Top 30)
M.E.T. in medical exercise teraphy (Tom Arild Toertensen) Cognitive teraphy rheabilitation (Tom Arild Toertensen)
Congresso S.I.M.P.A.R. (Study In Multidisciplinary Pain Research ) EU
Trattamento di fibromialgia e dolore cronico (Jo Njis)
European Pain School: Pain Neuron Gender and Society (IASP)
Neurosciences School of advanced study : Chronic pain plasticity and therapeutic perspectives ( IASP)
CRPS (Complex regional pain syndrome) (IASP)
Mobilizzazione del sistema nervoso N.O.I (David Butler)
Neuroscience school of Advanced Studies (NSAS)“The Neurobiology of Stress and Resilience” 2018 Venezia
Placebo Nocebo e ralzione terapeuta/paziente: nuove prospettive dalle recenti acquisizione dalle neuroscienze Fabrizio Benedetti Milano 2018
Explain pain Ben Davis 2019
Lorimer Moseley in London (N.O.I. Group) 2019
Pain Science in Motion Savona 2019
Pratica clinica informata in psicologia per clinici che trattano pazienti con dolore. Tamar Pincus Milano 2019
I linguaggi della cura “Medicina Narrativa” ISTUD Milano 2019
Effetti placebo, nocebo e fattori di contesto nella pratica clinica. Fabrizio Benedetti, Giacomo Rossettini 2020 Milano
Relatore in:
· convegno “Dalla parola al gesto” marzo 2021
· presso IFOA “Il benessere muscoloscheletrico 4.0” 2020 e 2021
· Lombalgie e stili di vita Rubiera 2019
· Il lavoro in team come approccio multidisciplinare al dolore cronico muscoloscheletrico Classic Hotel 2015 Reggio Emilia
· Il percorso del Sollievo 2014-2015 Reggio Emilia
· La spalla dolorosa inquadramento clinico, diagnostico e terapeutico Reggio Emilia 2014
· Le cefalee un approccio con metodiche non convenzionali 2016 Reggio Emilia
· Fibromialgia dalla diagnosi all’approccio terapeutico condiviso approccio multisciplinare Scandiano 2018
Autore di:
LIBERI DAL DOLORE, 2017