La Capsulite Adesiva è una patologia che colpisce l’articolazione gleno-omerale della spalla; tale patologia è caratterizzata principalmente da dolore e importante riduzione della mobilità, sia attiva che passiva.
Colpisce dal 2% al 5% della popolazione generale, percentuale in aumento se consideriamo la popolazione diabetica o con disturbi tiroidei (10-38%); in particolare le donne sono più affette da questa patologia, soprattutto tra i 40 e i 65 anni di età (Kelley et al, 2009), dato probabilmente dovuto alla maggiore attività del sistema immunitario nella popolazione femminile.
Dopo il primo episodio, vi è un’alta probabilità di coinvolgimento successivo anche della spalla contro laterale (dal 5% al 34%).
La causa è sconosciuta, tuttavia è stato dimostrato che si crea, in fase iniziale, un’infiammazione del liquido presente nell’articolazione gleno-omerale e nella borsa (liquido sinoviale), che causa successivamente fibrosi capsulare e limitazione del movimento (Cutts S et al, 2005) .
Può essere di tipo primario o secondario. Viene considerata primaria nel caso in cui non si riconosce nessuna causa o evento scatenante; secondaria nel caso in cui l’esordio avvenga in seguito o in associazione ad altri danni a strutture intrinseche alla spalla (tendinopatie, lesioni tendinee, artrosi acromion-claveare), a disordini sistemici (diabete, disordini tiroidei) o infine a problematiche estrinseche (patologie cardio- polmonari, disordini al rachide cervicale, esiti di patologie cerebro-vascolari, fratture di omero) (Zuckerman et al, 2011).
La durata media dall’insorgenza alla completa risoluzione è di oltre 30 mesi, all’interno dei quali sono riconoscibili 3 fasi distinte:
- Fase dolorosa: durata media 10-36 settimane; questa fase è molto dolorosa e porta la spalla a irrigidirsi progressivamente, in particolare il dolore notturno è molto severo e risponde minimamente agli antinfiammatori;
- Fase di congelamento: dura dai 4 ai 12 mesi; il dolore si riduce progressivamente, ma la mobilità della spalla è molto limitata;
- Fase risolutiva: (12-42 mesi): in questa fase si osserva una progressiva risoluzione della restrizione di movimento e della sintomatologia dolorosa. La Capsulite è, infatti, una patologia benigna che si risolve spontaneamente, nonostante i lunghi tempi di recupero.
(S. Russell et al, 2014)
TRATTAMENTO RIABILITATIVO
I risultati della revisione riguardo l’esercizio terapeutico in pazienti affetti da Capsulite Adesiva riportano risultati incoraggianti a favore della fisioterapia. Tuttavia ci sono evidenze anche a favore della terapia farmacologica (per via orale o infiltrativa), considerata una valida alternativa nel controllo del dolore, soprattutto in fase 1 (Page MJ et al, 2014).
Diversi studi riportano risultati positivi nell’utilizzare esercizi di recupero di mobilità articolare (stretching, automobilizzazioni) e esercizi di stabilizzazione scapolare da eseguire con il fisioterapista e ripetere al domicilio; i miglioramenti sono stati rilevati già dopo 6 settimane di trattamento.
Altri studi affermano che questa patologia potrebbe beneficiare ulteriormente, se gli esercizi fossero eseguiti all’interno di gruppi di trattamento, supervisionati da un fisioterapista (Celik D, 2010; Sun KO et al, 2001); infatti sembrano esserci risultati migliori e si è notato un minore tempo di recupero rispetto alla fisioterapia in singolo, in quanto il gruppo terapeutico offre la possibilità ai pazienti di interfacciarsi tra loro, confrontando le situazioni e trovando conforto. Uno studio ha dimostrato inoltre che questa modalità di trattamento ha effetti positivi anche sugli aspetti ansiogeni e depressivi correlati alla Capsulite adesiva (Celik D, 2010).
- La riabilitazione è da programmare due volte a settimana per un periodo minimo di 6 settimane, con una durata di 30-50 minuti per seduta (Sun KO et al, 2001; Russel S et al, 2014) ;
- Gli esercizi di rinforzo dovrebbero essere eseguiti al domicilio da 3-4 volte al giorno, per 10-15 ripetizioni (Russel S et al, 2014; Sun KO et al, 2001) ;
- Gli esercizi di stretching invece, sono da ripetere 4 volte, mantenendo la posizione per 30 secondi, con 10 secondi di pausa tra una ripetizione e l’altra (Leung MSF e Cheing GLY, 2008) .
BIBLIOGRAFIA
- Kelley, MJ et al: Frozen shoulder: evidence and a proposed model guiding rehabilitation. J Orthop Sports Phys Ther 39: 135–148, 2009
- Cutts, S et al: Frozen shoulder. British Medical Journal 331(7530): 1453`6, 2005
- Zukerman JD, Rokito A: Frozen shoulder: a consensus definition. J Shoulder Elbow Surg. 20: 322–325, 2011
- Russell, S et al: A blinded, randomized, controlled trial assessing conservative management strategies for frozen shoulder. J Shoulder Elbow Surg 23: 500`507, 2014
- Page, MJ et al: Manual therapy and exercise for adhesive capsulitis (frozen shoulder) (Review). The Cochrane Library Issue 8, 2014
- Çelik, D: Comparison of the outcomes of two different exercise programs on frozen shoulder. Acta Orthop Traumatol Turc 44(4): 285`292, 2010
- Sun, KO et al: Acupuncture for frozen shoulder. HKMJ 7: 381`91, 2001 26.
- Leung, MSF et al: Effects of deep and superficial heating in the management of frozen shoulder. J Rehabil Med 40: 145–150, 2008