La sindrome del tunnel carpale è una patologia che colpisce il polso e si manifesta con sintomi specifici quali dolore, formicolio, perdita di forza e intorpidimento generalizzato della mano e dell’avambraccio.
ANATOMIA DEL TUNNEL CARPALE
A livello del polso è possibile identificare uno spazio vuoto ed inestensibile (molto simile ad una galleria) delimitato inferiormente dalle ossa carpali e superiormente dal legamento trasverso del carpo. Al suo interno scorrono 9 tendini con relative guaine di rivestimento e un nervo:
- flessore lungo del pollice
- i 4 flessori superficiali delle dite
- i 4 flessori profondi delle dita
- Nervo Mediano
IMAGE: OpenStax College
CAUSE E SINTOMI
La principale causa della sindrome del tunnel carpale è la compressione del Nervo mediano, che origina dalle radici nervose della zona cervicale bassa ( C5, C6, C7 e T1).
Esso oltre a essere un’importante nervo sensitivo per la la faccia medio-palmare della mano, delle prime tre dita (pollice, indice, medio) e della prima metà dell’anulare; ha anche una funzione motoria per i muscoli della porzione anteriore dell’avambraccio e della muscolatura intrinseca della mano.
Una sua compressione diretta o indiretta può portare ad una disfunzione delle sue capacità, provocando risposte sensitive alterate come formicolii o parestesie alle zone di innervazione già citate.
Nei casi più gravi si può arrivare a perdere la motricità fine che si traduce con l’impossibilità di utilizzare piccoli oggetti o compiere movimenti molto fini. Oltre a ciò bisogna aggiungere la presenza di dolore notturno molto forte, perdita di forza e di sensibilità tattile.
IMAGE: Blausen.com staff (2014).
La compressione nervosa è sempre il risultato di problematiche secondarie che si sono sviluppate nel tempo parallelamente alla presenza di fattori di rischio che espongono la persona ad essere più soggetta a far evolvere la sindrome.
Tra i fattori di rischio e le cause più comuni possiamo ritrovare:
- Gesti lavorativi/sport-specifici ripetitivi:nella maggior parte dei casi, le continue posizioni mantenute durante certi lavori o durante certi gesti tecnici nello sport, possono portare a microtraumi del polso, tenosinoviti dei tendini dei flessori o compressioni dirette sul nervo mediano.
- Traumi/fratture:le fratture delle ossa carpali certe volte possono portare ad una modifica anatomica della conformazione interna del polso provocando un restringimento del diametro del tunnel carpale se non curate adeguatamente.
- Gravidanza:vi è un aumento delle sindromi da tunnel carpale durante le ultime trimestre di gravidanza.
- Storia famigliare:in una percentuale di casi, si può identificare una correlazione tra patologia e predisposizione famigliare dove in almeno 3 generazioni sono presenti famigliari che hanno avuto la stessa patologia.
- Sesso femminile:dati di incidenza epidemiologica hanno registrato una maggiore frequenza nelle donne rispetto al numero di uomini colpiti (rapporto 3a 1).
- Comorbilità: è stato dimostrato come la presenza di altre patologie quali → diabete, ipotiroidismo, gotta, obesità artrite reumatoide possono avere una correlazione diretta nell’instaurarsi della malattia.
DIAGNOSI
la diagnosi e la valutazione vengono fatte dal medico o dal fisioterapista andando ad analizzare:
- storia remota del paziente
- anamnesi famigliare
- anamnesi fisiologica (sport, lavoro, stile di vita)
- analisi dei segni e sintomi
- test specifici
la positività dei test specifici ci dà la conferma della presenza di un deficit del nervo mediano e della sua compressione all’interno del canale.
Nel mondo clinico esistono due importanti test che vengono fatti ogni qualvolta l’anamnesi iniziale pone le basi di una possibile sindrome per confermare o escludere la malattia:
- Test di Phalen:si tratta di una manovra di flessione del polso in cui il paziente contemporaneamente il dorso della mano sinistra contro il dorso della mano destra portando entrambi i polsi in una posizione di flessione. La posizione viene mantenuta per 1-2 minuti per vedere se la compressione riproduce i sintomi del paziente.
- Test di Tinel:va a testare il riflesso evocato con un martelletto sul passaggio del nervo mediano all’interno del canale del polso.
In caso di dubbi diagnostici, il “gold standard” è l’ ELETTRONEUROGRAFIA: un esame strumentale che indagala capacità del nervo di condurre impulsi elettrici e stabilisce il focus della zona dove avviene il rallentamento della trasmissione degli impulsi nervosi. Utilissimo per fare diagnosi differenziale rispetto ad una problematica compressiva del nervo mediano a livello cervicale.
Un secondo esame strumentale che toglie ogni dubbio diagnostico è l’ ELETTROMIOGRAFIA: essa valuta l’attività elettrica muscolare tramite l’inserzione di un elettrodo all’interno del ventre muscolare in questione.
Secondariamente si può fare affidamento ai RAGGI X e agli ESAMI DEL SANGUE nel caso vi siano i sospetti di frattura o di comorbilità con altre malattie con alta possibilità di dare origine ad una sindrome carpale.
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Netter, Atlante di anatomia umana